Il Taranto torna a vincere in trasferta e lo fa abbastanza agevolmente, nonostante il risultato sia stato in bilico fino al 91′. Non è certo il caso di esagerare in elogi che per il momento sarebbero fuori luogo, ma è evidente un cambio di tendenza rispetto alla scorsa stagione.
Una volitiva e nulla più Puteolana ha tenuto testa ai rossoblu, complice una disattenzione difensiva che ha permesso il pareggio di Piacente. Comunque, il Taranto visto a Torre Annunziata è piaciuto per lo spirito di sacrificio e la coesione del gruppo, quest’ultima ampiamente dimostrata in occasione dei festeggiamenti dei tre gol, oltre all’aiuto reciproco in campo tra i giocatori.
Un Taranto operaio e camaleontico, impostato col 442 da Laterza ma variato a partita in corso in 4231 e 433, in base alle esigenze del momento.
Importante per il morale delle punte che i tre gol siano stati siglati da Santarpia, Stracqualursi e Alfageme, anche se il secondo gol in realtà è per 3/4 opera del solito Marsili. Punte che hanno corso, tanto, seguendo i dettami di Laterza che pretende una squadra che faccia pressing alto.
Marsili ha iniziato la stagione con tanta voglia ed un’ottima forma fisica e mentale, frutto sicuramente di un ambiente plasmato con criterio nel quale Max assume il ruolo di capitano e leader indiscusso, da tarantino d’adozione e profondo conoscitore delle dinamiche della piazza.
Ottimo fin’ora il rendimento degli under, da Serafino a Santarpia a Boccia. Hanno fatto vedere buone cose anche Diaby e Mastromonaco, nei pochi minuti che sono stati schierati, più i già collaudati Sposito e Marino e la punta Mariano.
Da domenica il calendario presenta in sequenza tre tappe in ripida salita: Sorrento, Casarano e Brindisi, squadre di livello e tutte attrezzate per vincere il campionato, al di là delle ambizioni dichiarate.
Il Taranto sembra arrivarci bene e con la giusta mentalità. Ci sarà da soffrire, ovviamente, ma queste tre partite ci diranno di che pasta siamo fatti realmente.
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