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Taranto, 3mila storie (cap II): le 20 partite simbolo

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Sono quasi 3mila. Precisamente 2997 partite di campionato (esclusi gli spareggi, playoff e playout, 58 in tutto).

Dall’esordio in Prima Divisione (all’epoca secondo livello del calcio italiano), avvenuto il 25 settembre del 1927, contro l’Ideale Bari battuto per 2-0, all’ultima trasferta, avversaria la Fidelis Andria.

93 anni di partite attraverso le quali scorrono vite e vicissitudini di una città innamorata del calcio ma che dal calcio ha avuto certamente molto poco in cambio. 2997 storie, molte felici. Felici come lo possono essere le vittorie (1138 in totale), a volte effimere, o tristi, come sono le sconfitte (931), anche se i risultati vanno contestualizzati sempre in un percorso a tappe qual è il campionato.

In questo articolo abbiamo scelto 20 partite che hanno segnato, nel bene o nel male, la storia del calcio a Taranto, partite che hanno cambiato il corso degli eventi, anche per fatti non direttamente riconducibili al campo, o che semplicemente sono rimaste nell’immaginario collettivo dei tifosi rossoblu. Una classifica che dà l’idea di come possa svilupparsi il carattere di un popolo tifoso in base alle vicende della propria squadra, tifoseria da sempre lontana dai grandi palcoscenici e spesso tradita nelle sue aspettative, anche per circostanze extracampo. Una classifica in cui, come detto in precedenza, non compaiono le partite di spareggi e playoff, che meritano un discorso a sé che faremo più in là in altre occasioni.

Una classifica oltremodo parziale, dato l’esiguo numero di partite prescelte, tra cui vi sono anche delle sconfitte che hanno segnato la storia del Taranto, non sempre in negativo.


20. Taranto Ideale Bari 2-0
25 settembre 1927 Prima Divisione


Con i gol di Rossi al 3′ e di Mongelli all’87’ inizia l’avventura del Taranto nato dalla fusione tra Audace e Pro Italia. Avversario l’Ideale Bari, formazione che a fine stagione confluirà nel Bari Fc. All’incontro assistettero le massime autorità cittadine oltre che ad un folto pubblico, che ancora poco si riconosceva nella nuova formazione rosso-ble, dopo un ventennio di accesi derbies tra Audace e Pro Italia.

19. Taranto Avellino 2-0
16 dicembre 2011 Prima Divisione


È la partita del discorso di Davide Dionigi che a fine gara mise a nudo definitivamente le difficoltà economiche in cui si trovava la squadra che, nonostante tutto, con quella vittoria si issò temporaneamente in testa alla classifica. La partita fu trasmessa in diretta da Sportitalia, con telecronaca “sudamericana” di Stefano Borghi, ed emozioni stemperate dalle rivelazioni finali del tecnico rossoblu.
Un Taranto da record conquisterà 70 punti sul campo, ma il -7 in classifica premierà la Ternana promossa in B. Il playoff con la Pro Vercelli fu il triste epilogo di una società moribonda.

18. Benevento Taranto 1-1
1 maggio 1986 serie C1


Ultimo turno di campionato per un Taranto a cui serve un punto per la matematica certezza della B. Torna alla mente la partita di due anni prima, sempre a Benevento, con una promozione ottenuta al cardiopalma dopo la sconfitta per 1-0 ma resa possibile dai contemporanei pareggi di Casarano e Francavilla. Stavolta però il Taranto ha un fuoriclasse in campo, Pietro Maiellaro. Un suo gol incanala subito la partita verso una gestione del risultato per i rossoblu, poi è un conto alla rovescia verso la festa promozione. Il pareggio dei Sanniti che giunge ad inizio ripresa mette un pizzico di ansia in più definitivamente cancellata dalle notizie provenienti da Siena, dove il Barletta perderà 4-1. Sarà la sesta promozione della storia in B per il Taranto, un anno appena dopo la retrocessione.

17. Taranto Varese 3-3
16 giugno 1974 serie B


Ultima di campionato con il Taranto di Invernizzi che ottiene un pareggio in rimonta al 90′, dopo lo 0-3 iniziale del lombardi primi in classifica e promossi in A. Le reti di Calloni al 1′ e al 3′ su rigore e di Libera al 17′ per il Varese, Panozzo al 25′, Campidonico al 50′ e Paina al 90′ per i rossoblu che ottennero con questo punto il miglior piazzamento di sempre nella B a girone unico, 39 punti e quinto posto finale a parimerito con Parma e Palermo.

16. Taranto Monza 2-1
5 giugno 1960 serie B


Nell’ultima giornata, con 31 punti, il Taranto disputò in casa una partita-spareggio con il Monza a 33, mentre il Venezia a 32 perdeva a Cagliari. La partita terminò 2-1 con gol di Fiorindi e Biagioli. Monza e Taranto a 33 punti erano salvi ma il Venezia trovò il pareggio al 90′ agganciando gli spareggi a tre come prevedeva il regolamento dell’epoca. Monza-Venezia finì 2-0. Al Flaminio di Roma il Taranto perse col Venezia 4-2 la seconda gara, mentre pareggiò 0-0 la terza ed ultima col Monza a Firenze retrocedendo in C dopo sei stagioni.

15. Messina Taranto 3-1
19 marzo 2017 Lega Pro


La storia del Taranto ha spesso delle circostanze che deviano il corso degli eventi e incanalano la vicenda rossoblu in vortici inesorabili in cui tutti gli attori in causa vengono risucchiati, in una mancanza totale di punti di riferimento credibili e autorevoli per una piazza disorientata come quella tarantina. L’ultimo campionato del Taranto in C termina praticamente in quel pomeriggio di marzo a Messina.

14. Taranto Matera 1-0
30 marzo 2014 serie D


Partita emblematica delle ultime stagioni contraddittorie in serie D. Un Taranto perennemente in rincorsa, capace di vincere scontri diretti decisivi e di issarsi in vetta alla classifica (accadrà la domenica successiva a Monopoli) ma di fallire al fotofinish o di non coronare con la promozione campionati invero alla portata dei rossoblu. Davanti ad un pubblico straordinario (le immagini della Nord andranno su Sky Sport e da lì su tutti i siti web), decise un gol di Hernan Molinari al 59′. Marcianise all’ultima gara spezzerà i sogni di promozione diretta, l’Arezzo ai playoff ed un improvvida crisi societaria annullarono le chance di ripescaggio. Il Matera fu condannato l’anno dopo con un ridicolo -2 in classifica in serie C per il caso Miale, il tentativo di combine denunciato dal capitano rossoblu che si concluse quindi con un’altra beffa per i tifosi del Taranto.

13. Bari Taranto 2-4
25 settembre 1955 serie B


Unica vittoria del Taranto in campionato a Bari in 22 incontri disputati nel capoluogo pugliese con questa sequenza di gol: 20′ Veglianetti, 22′ (r) Baccalini (Ba), 44′ e 51′ Ferrari, 80′ Bretti (Ba), 90′ Ferrarese. Partita concomitante con la Fiera del Levante: migliaia di tifosi rossoblu si recarono per assistere ad entrambi gli eventi, con le cronache dell’epoca che parlarono di 10mila tarantini in trasferta. Ma erano altri tempi…

12. Taranto Lazio 0-0
26 dicembre 1971 serie B


Sfida al vertice in serie B tra Taranto e Lazio, distaccati di un punto alla 14ª di andata. Rossoblu che mettono alle corde la Lazio di Chinaglia e Maestrelli, che esce indenne dal “Salinella” mantenendo la seconda posizione in classifica dietro la Ternana. Il Taranto del presidente Di Maggio resta terzo ed è la sorpresa di inizio campionato ’71-’72.
22.555 paganti e 4.000 abbonati per un incasso di £.48.781.000 (record per il Taranto). Annullato un gol al Taranto siglato da Paina per un fallo di Aristei su un difensore della Lazio. Così recitarono i giornali il giorno dopo. Le partite contro la Lazio diventeranno un classico in B tra gli anni 70 e 80. Contro il Taranto l’ultima in B dei capitolini nel 1988.

11. Triestina Taranto 4-6
22 maggio 1988 serie B


Una vittoria storica per il punteggio inusuale e tennistico, che arrise al Taranto dopo un continuo ribaltamento di situazioni nel corso della gara che avrebbe certamente condannato alla C la squadra perdente. Taranto in vantaggio per 1-0 con Roselli, pareggio di Cinello, ma rossoblu che si portarono sull’1-3 con un autogol di Poletti e rete di Picci. Poi incredibilmente la Triestina ribalta tutto portandosi sul 4-3 con Orlando ed altri due gol di Cinello. Sembra finita ma arriva il pareggio immediato di Roselli e partita che prende la piega definitiva col vantaggio rossoblu di Paolinelli e il rigore di De Vitis per il 4-6 finale. Una partita pazza ed una salvezza rocambolesca e insperata.

10. Arsenaltaranto Parma 1-0
30 maggio 1954 serie C


Una partita lontana nel tempo ma che segna la storia rossoblu per molti motivi.
Ultima di campionato, stagione di serie C del 1953-54, che si disputò in un girone unico da 18 squadre, cosa che avvenne per sei campionati di fila dal ’52 al ’58. Una sorta di B2 che L’Arsenaltaranto vinse proprio in quest’ultimo incontro contro il Parma già promosso in B, con gol di Castignani su punizione al 2′ di gioco. La vittoria consentì l’aggancio in vetta agli emiliani ed il mantenimento del distacco di un punto sul Venezia terzo. Al “Mazzola” c’erano 15mila spettatori ed un clima festoso in un “tripudio di folla, bandiere e mortaretti”. La partita fu arbitrata dal mitico ed istrionico Concetto Lo Bello di Siracusa. Fu la terza promozione in B, dopo quelle del ’35 e del ’37 (la prima del dopoguerra dopo la retrocessione di 4 anni prima) dove l’Arsenaltaranto (che l’anno dopo prenderà la storica denominazione di As Taranto) ci resterà per 6 campionati di fila fino al ’59-’60.

9. Benevento Taranto 1-0
3 giugno 1984 serie C1


Una sconfitta dolce che permise al Taranto del Cavalier Pignatelli di ottenere comunque la 5ª promozione in B della sua storia, in una rocambolesca ultima giornata di campionato. Il Taranto ebbe la meglio su Casarano (pareggio in casa contro la Civitanovese per 2-2) e Francavilla (pareggio a Terni sempre per 2-2) che restarono dunque distaccate di un punto classifica rispetto ai rossoblu. Il gol di Lunerti al 14′ tenne tutti col fiato sospeso oltre il triplice fischio finale che avvenne mentre ancora non si sapeva il risultato di Casarano. Una partita generosa ma stregata per i rossoblu che fallirono più volte il gol del pari. Una promozione col brivido, quindi… in vero stile Taranto.

8. Taranto Padova 1-2
16 giugno 1985 serie B


In questa sconfitta c’è tutta la sofferenza e la precarietà dell’essere tifosi del Taranto.
Un Taranto già abbondantemente retrocesso dopo un campionato in cui si era partiti anche bene, ma che le difficoltà economiche della società e l’indisponibilità dello Iacovone per diverse partite (giocate in campo neutro), condizionarono pesantemente l’esito della stagione. Come se non bastasse, ecco lo scandalo-combine tra alcuni giocatori del Taranto e un dirigente del Padova. Retrocessione a tavolino anche per i veneti e squalifica per i rossoblu Sgarbossa, Paese, Chimenti, Frappampina e Bertazzon. In ultimo il fallimento in estate e la rinascita con l’avvento di Vito Fasano alla presidenza. Insomma, la parte peggiore del Taranto… in una sola stagione.

7. Campobasso Taranto 1-0 11 marzo 2001 serie C2

Questa partita resterà agli annali per l’esodo di tifosi rossoblu verso il capoluogo molisano. 4 o forse 5mila tarantini, sindaco in testa, alla conquista del “Romagnoli”, un numero enorme per una gara di campionato (in C2 per giunta), come fosse una finale. Una sfida al vertice che poteva decidere il campionato, giocata in una cornice da serie B minimo (13mila paganti), grazie soprattutto ai tifosi rossoblu. Era il Taranto di Ermanno Pieroni e Cristian Riganò, in uno dei momenti più empatici di sempre tra il Taranto e la sua tifoseria. Finì male, 1-0 gol di Giorgio Corona, uno che farà strada e che giocherà, in seguito anche in riva allo Ionio. Ma a fine campionato festeggerà il Taranto.

6. Taranto Ternana 2-1
27 maggio 1990 serie C1


Una delle squadre più forti di tutti i tempi, almeno in serie C. Record di punti e campionato vinto alla penultima in casa davanti a 30 mila spettatori. Il Taranto di Carelli tornò in B a distanza di un anno, confermando la tradizione di una squadra che fino ad allora aveva partecipato solo a campionati di B o C, praticamente in egual misura, in poco più di 60 anni di storia.
I gol di Coppola su rigore e del capitano Roselli. Fu la 7ª e ultima promozione in B della storia rossoblu, cosa impensabile nel 1990, anche per il peggior pessimista.

5. Taranto Cremonese 0-0
5 febbraio 1978 serie B


L’ultima partita di Erasmo. Era il 5 febbraio 1978. Le cronache parlarono di un Ginulfi, portiere della Cremonese, in vena di miracoli che negò più volte il gol al centravanti rossoblu, che colpì anche due pali. Era un Taranto che aveva perso terreno in classifica e veniva da un periodo poco fortunato. Ma restava comunque nel gruppone delle inseguitrici dell’inarrivabile Ascoli, ad un punto di distanza dal secondo posto. Quella stessa notte nacque il mito immortale di Erasmo.

4. Salernitana Taranto 0-0
5 giugno 1983 serie C1


La partita madre di tutte le promozioni sfumate. L’altra è Taranto-Catania, per impatto sull’immaginario collettivo, ma era una finale di playoff.
Molto si disse su come furono accolti i tifosi tarantini a Salerno (7mila, in seguito solo Taranto-Lazio e Taranto-Casertana arriveranno a certi numeri, ma erano spareggi). Si parlò di guerriglia tra le strade e di una squadra, la Salernitana, che diede l’anima per non far vincere il Taranto. Anche l’arbitro, Coppetelli di Tivoli, è rimasto per anni, almeno tra i tifosi più anziani, l’esempio principe di chi ti fischia tutto contro: due rigori negati a Novellino ed espulsione per somma di ammonizioni per simulazione. Una rivalità, quella con la Salernitana che veniva da molto lontano, con intemperanze e partite sospese già dagli anni ’30, che ebbero l’apice in quella nefasta trasferta che promosse Pescara ed Empoli in B e lasciò i rossoblu in C per un punto.

3. Taranto Genoa 3-0
21 giugno 1987 serie B


Ultima di campionato di serie B 1986-87, rossoblu con un solo risultato disponile per tentare una salvezza che sarebbe miracolosa. Di fronte il Genoa capolista che, vincendo, sarebbe promosso in A. A complicare i piani del Taranto una squalifica dello Iacovone che dirottò la partita sul neutro di Lecce. Fu esodo rossoblu con serpentone di auto verso il capoluogo salentino sia via Brindisi che via Manduria. Oltre 25mila spettatori, nell’unico anno in cui tarantini e leccesi strinsero un gemellaggio storico ma estemporaneo, con il “Via del Mare” che fu teatro di un’impresa: 3-0 con doppietta di De Vitis e gol di Maiellaro e Taranto agli spareggi di Napoli con Lazio e Campobasso.

2. Taranto Milan 3-0
7 dicembre 1980 serie B


Se c’è una partita che rimane nell’immaginario collettivo di una generazione, ormai la più anziana dei tifosi rossoblu, è Taranto-Milan del 1980. Ognuno ha il suo aneddoto da raccontare su questa partita, con il Taranto lanciatissimo, nonostante il -5 in classifica, che annichilisce il Milan dei campioni, reduce l’anno prima dal terzo posto in serie A, ma retrocesso per il totonero. La doppietta di Mutti ed il gol del 21enne Nicola Cassano che ubriacò il 20enne Franco Baresi, restano uno dei punti più alti della storia rossoblu. Dopo quella partita si parlò di serie A, ma la stagione prese ben presto una piega diversa e la penalizzazione fu decisiva per il ritorno in C dopo 12 anni consecutivi in B. Una storia che si ripete spesso, per un Taranto che gioca più campionati nella stessa stagione: dalle stelle alla polvere (e viceversa), lo strano destino del calcio a Taranto, dove tutto cambia, in meglio o in peggio, proprio quando meno ce lo si aspetti.

1. Taranto Bari 1-0
22 novembre 1977 serie B


È questa la partita, a nostro insindacabile quanto opinabile giudizio, che rappresenta di più ciò che è stato e dovrebbe tornare ad essere il Taranto per questa città e questa tifoseria. Una serie B in quel momento vissuta da protagonista e una partita contro il Bari che, nonostante non ci s’incontri dal lontano 1993, resta uno dei derby storici più giocati nonché la rivalità maggiore per i tifosi rossoblu.
Partita risolta dal pallonetto di Iacovone che nel primo tempo si era prodotto in un sontuoso stacco di testa la cui foto, proprio pochi giorni fa, ha fatto il giro del web paragonato allo stacco di Cristiano Ronaldo in Samp-Juve. Un Taranto che era un tutt’uno con la città, simbolo di appartenenza che resiste al passare del tempo e delle generazioni.

Fonte principale, passione rossoblu.it

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