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La storia del Taranto

Taranto, 3000 storie, cap. III: i precedenti traguardi

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Sono quasi 3mila. Precisamente 2999 partite di campionato (esclusi gli spareggi, playoff e playout, 58 in tutto).

Dall’esordio in Prima Divisione (all’epoca secondo livello del calcio italiano), avvenuto il 25 settembre del 1927, contro l’Ideale Bari battuto per 2-0, all’ultima in casa contro il Casarano.

93 anni di partite attraverso le quali scorrono vite e vicissitudini di una città innamorata del calcio ma che dal calcio ha avuto certamente molto poco in cambio. 2999 storie, molte felici. Felici come lo possono essere le vittorie (1141 in totale), a volte effimere, o tristi, come sono le sconfitte (932), anche se i risultati vanno contestualizzati sempre in un percorso a tappe qual è il campionato.

In questo terzo ed ultimo capitolo abbiamo ripescato i precedenti traguardi raggiunti dal Taranto, ovvero le partite numero 500, 1000, 1500, 2000 e 2500. Tra le curiosità c’è che i rossoblu hanno sempre giocato in casa, vincendo però solo la prima partita, nel ’49 contro il Pisa. In seguito solo pareggi.
Tre incontri su cinque sono stati disputati in B, uno in C ed uno in C2, l’ultimo, certificando, con la partita numero 3000 di domenica a Nardò in D, il declino inesorabile e costante nella storia rossoblu. Speriamo ci sia presto un ritorno a livelli più consoni alla tradizione sportiva tarantina.

(In foto il Taranto 1990-91, fonte passionerossoblu.it )

Partita numero 500:
Arsenaltaranto-Pisa 2-1 serie B 1949-50 8ª giornata 30-10-1949

Arsenaltaranto:
Potasso; Lo Cicero, Canavesi, Battistelli, 
Bollana, Raguso, V. Castellano, 
Luzzi, Crosetto, Gardini, Toncelli.
Allenatore: Bolognini.
Pisa:
Zini; Niccolini, Bravetti, Cavalieri, Borgogno, Castoldi, Grillone, Di Paola, 
Giorgioni, Trapanelli, Loni. 
Allenatore: Monti.
Arbitro: Poggipollini di Ferrara.
Marcatori: 30′ Loni (Pi), 57′ (r) Canavesi, 63′ Luzzi.
Note: espulsi all’83’ V. Castellano e all’85’ Giorgioni (Pi).

In un campionato difficile e sfortunato, l’Arsenaltaranto raggiunge il traguardo delle 500 partite, in serie B contro il Pisa al “Valentino Mazzola”, appena ribattezzato in onore del più grande giocatore italiano dell’epoca, capitano del Grande Torino, perito nell’incidente aereo del 4 maggio dello stesso anno a Superga. Al vantaggio ospite siglato da Loni, seguirono le reti di Canavesi su rigore e di Luzzi. Le cronache parlarono di un Pisa che giocò meglio dell’Arsenaltaranto, almeno inizialmente. Il risultato però arrise ai rossoblu, grazie alle parate di Potasso ed alla prodezza di Luzzi che valse il 2-1.
Fu l’ultima stagione di 4 consecutive in B per l’Arsenaltaranto, che retrocesse in C da terzultimo in classifica.

Partita numero 1000:
Taranto-Salernitana 0-0 serie C 1963-64 14ª giornata 22-12-1963

Taranto:
Orlandi; G. Martinelli, Di Serio, Manzella, Piovanelli, Marangi, L. Martinelli, Severini, Buonfrate, Mallardi, Ferrarese.
Allenatore: Mari.
Salernitana:
Pezzullo; Fermi, Vergazzola II, Voltolina, Scarnicci, Rodaro, Nastri, Alducci, Visentin, Rossi, Graziani.
D.T.: Hiden, allenatore Saracino.
Arbitro: R. Lattanzi di Roma.
Note: espulso Marangi.

Sfida ad una delle rivali di sempre, la Salernitana, nel campionato di serie C del 1963-64, in una fase storica dei rossoblu nella quale l’instabilità economica e societaria si rifletteva inevitabilmente sul campo. La partita fu uno scialbo 0-0 fra due squadre che badarono prima a non prenderle. Fu il Taranto ad avere un paio di circostanze favorevoli, non riuscendo però a sfruttarle, tra i mugugni del pubblico che mal digeriva l’atteggiamento prudente impostato dal tecnico Mari.
I rossoblu restarono ai margini della zona retrocessione, ma l’avvento di Di Maggio alla presidenza nel febbraio del ’64 diede linfa ai propositi di risalita in classifica. La prima mossa fu l’affidamento della panchina a Tofani, che sostituì Mari, portando la squadra in una posizione finale di centro classifica.
Il campionato fu vinto dal Trani che salì in B per la prima ed unica volta della sua storia, battendo in volata il Chieti e la Sambenedettese.

Partita numero 1500:
Taranto-Varese 1-1 Serie B 1976-77
38ª giornata 19-6-1977

Taranto:
Trentini (46′ Degli Schiavi), Giovannone, Capra, Fanti, Spanio, Nardello, Romanzini, Bosetti, Gori, Selvaggi, Turini (46′ Jacomuzzi).
A disposizione: Cimenti.
Allenatore: Seghedoni.
Varese:
Mascella; Arrighi, Pedrazzini, Perego, Ferrari, Cicurnia, Vagheggi, 
Criscimanni, Tresoldi, Ciceri, Ramella. 
A disposizione: Dalla Corna, Manueli ed Acerbis. 
Allenatore: Maroso.
Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno.
Marcatori: 66′ Tresoldi (Va), 77′ Selvaggi.
Spettatori 15mila circa.

Ultima partita della stagione di B ’76-’77 per il Taranto che, già salvo, affrontò il Varese posizionato un punto più su in classifica. Fu gara divertente, giocata a viso aperto con un protagonista su tutti, Franco Selvaggi che le cronache elessero a migliore in campo. Orfano di Iacovone, assente per infortunio, il numero 10 rossoblu deliziò il pubblico con giocate che strapparono applausi a più riprese. Il Varese passò in vantaggio al 66′ ed ebbe l’occasione di chiudere la gara con un rigore fischiato per atterramento di Vagheggi da parte di Degli Schiavi. Ma Ciceri calciò fuori dando la spinta alla reazione del Taranto che pervenne al pareggio due minuti dopo con Selvaggi di testa su servizio di Gori. L’assalto finale rossoblu non cambiò il risultato, per una salvezza ampiamente raggiunta e festeggiata con la pacifica invasione di campo dei tifosi rossoblu.

Partita numero 2000:
Taranto-Udinese 1-1 Serie B 1990-91 26ª giornata 17-3-1991

Taranto:
Spagnulo (18′ Piraccini); Cossaro, D’Ignazio, Evangelisti, Brunetti, Zaffaroni, Mazzaferro, Raggi, Insanguine, Zannoni, Clementi (79′ Agostini).
A disposizione: Bellaspica, Sacchi ed Avanzi.
Allenatore: Nicoletti.
Udinese:
Giuliani; Vanoli, Cavallo (75′ Oddi), Sensini, Lucci, Al. Orlando, 
Mattei, Rossitto, Balbo (85′ Pagano), 
Dell’Anno, De Vitis. 
A disposizione: Battistini, An.Orlando e Dal Moro. 
Allenatore: Buffoni.
Arbitro: Mughetti di Cesena.
Marcatori: 40′ Mattei (Ud), 70′ (r) Zannoni
Note: ammoniti Mazzaferro e Vanoli
Spettatori 11mila circa

Il Taranto di Nicoletti affrontò l’Udinese in casa in una posizione di classifica che non permetteva passi falsi ma che, a causa di una graduatoria cortissima, avrebbe garantito, in caso di vittoria, l’aggancio proprio ai friulani, tra le favorite nella corsa alla serie A. Una serie A che appena tre domeniche prima sembrava potesse essere raggiunta anche dai rossoblu, dopo l’1-1 in casa della Reggiana seconda che mantenne il Taranto a 3 punti dal secondo posto e dalla zona promozione e a 6 dalla vetta occupata dal Foggia di Zeman. Invece (corsi e ricorsi storici) tre inopinate e forse anche sfortunate sconfitte consecutive (di cui due in casa contro Padova e Lucchese), resero la partita contro l’Udinese una sorta di spartiacque da non perdere assolutamente. Il rigore realizzato dall’ex Zannoni mantenne a galla i rossoblu che poi conclusero la stagione abbastanza tranquillamente a centro classifica, anche se dovettero attendere l’ultima in casa col Verona per la matematica certezza della salvezza.

Partita numero 2500:
Taranto-Morro d’Oro 0-0 serie C2 2004-05 32ª giornata 1-5-2005

Taranto:
Signorile; Peruzzi, Monaco, Mela, Maddè; Silvestri (46′ Izzo), Meacci, Filippi, Deleonardis (60′ Mignogna); Pupita; Sergi.
A disposizione: Negro, Eramo, Romano, Niscemi e Malagnino.
Allenatore: Florimbj.
Morro d’Oro:
Marcello; Pellanera, Catelli, Fermani (71′ Battisti), Bucciarelli; Ausiello; Pinciarelli (60′ Carnevale), Santinelli, Maffei, Martelli; Prosia (84′ Fasciocco). 
A disposizione: Fioravanti, Ferretti, Francia, Cicconi.
Allenatore: Amaolo.
Arbitro: Passeri di Gubbio.
Note: spettatori 3000 circa.
Ammoniti: Fermani, Ausiello, Meacci, Filippi e Mignogna
Espulso Pupita.
Angoli 4-1.

Partita bloccata dalla paura di perdere per un Taranto invischiato in zona playout in una stagione iniziata praticamente senza squadra e senza società. L’arrivo di Gigi Blasi alla presidenza a metà stagione consentì al Taranto, ultimo e senza prospettive, di risalire la classifica e cercare la salvezza attraverso i Playout.
Il Morro d’oro, squadra modesta e costruita dall’inizio per la salvezza, rintuzzò abbastanza facilmente le timide iniziative rossoblu. Il pubblico (circa 3000 paganti) sottolineò con i fischi lo 0-0 finale. Ma tutto era sospeso e rinviato agli spareggi che avrebbero sancito in seguito la salvezza del Taranto e della Nocerina a discapito del Ragusa e dello stesso Morro d’Oro, che retrocessero in D assieme al Castel di Sangro ultimo in classifica.

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