Ci sono partite che avrebbero potuto (o dovuto) cambiare l’inerzia del percorso sportivo del calcio rossoblu.
La gara contro la Lazio del 27 giugno 1987 è una di queste.
27 giugno 1987 stadio San Paolo di Napoli, Lazio-Taranto 0-1, gara 1 di spareggio per la permanenza in serie B.
Quel Lazio-Taranto resta un ricordo indelebile nei tifosi rossoblu, come del resto l’intera stagione 1986-87, con una salvezza miracolosa ottenuta dopo una cavalcata incredibile nel girone di ritorno.
Si è detto già tutto a più riprese su quella partita, dell’esodo dei 15 mila tifosi rossoblu, del gol di De Vitis in fuorigioco, anche se meno netto di quanto potesse apparire in prima battuta, della rivalità che esisteva all’epoca tra le due tifoserie per una partita che si è giocata spesso tra gli anni ’70 e ’80.
Il Taranto, orfano del suo giocatore più talentuoso, Pietro Maiellaro, squalificato, ma con uno Stefano Dalla Costa semplicemente sontuoso, fornì una prestazione complessiva maiuscola e tatticamente perfetta sapientemente schierata in campo da Fernando Veneranda.
Sebbene la Lazio partisse con i favori del pronostico, in campo fu partita equilibrata, con i rossoblu che ottennero una vittoria meritata gestendo il risultato, una volta in vantaggio, senza particolari affanni, se si eccettua un palo colpito dal futuro capitano rossoblu Luca Brunetti.
Il pomeriggio dei 15mila tarantini sugli spalti, si completò con gli olè ad ogni passaggio nei minuti finali, mentre la Lazio, ormai sulle gambe e forse già con la testa alla partita successiva, vedeva sempre più da vicino lo spettro della serie C.
L’impresa si completerà qualche giorno dopo, e la tifoseria tarantina comincerà a sognare traguardi diversi, più prestigiosi, partendo dalla conferma dei migliori, Maiellaro e De Vitis su tutti.
Non sarà così, il salto di qualità non ci sarà, la società del presidente Vito Fasano, recentemente scomparso, come le precedenti e le successive alla guida dei rossoblu, non avrà la forza per alzare l’asticella delle ambizioni ed assecondare finalmente il desiderio di una tifoseria allora stanca della solita B da comprimari.
LAZIO:
Terraneo, Brunetti, Podavini (78′ Piscedda),
Acerbis, Gregucci, Camolese, Mandelli, Caso, Poli, Pin (71′ Magnocavallo), Fiorini.
A disposizone: Ielpo, Filisetti, Esposito. Allenatore: Fascetti.
TARANTO:
Goletti, Biondo, Gridelli, Donatelli, Serra, Paolinelli, Paolucci (83′ Russo), Picci, De Vitis (87′ Romiti), Rocca, Dalla Costa.
A disposizione: Incontri, Conti, Di Maria. Allenatore: Veneranda.
Arbitro: Sig. Lanese di Messina
Marcatore: 65′ De Vitis.
Note: pomeriggio afoso. Terreno in buone condizioni.
Ammoniti: Dalla Costa e Donatelli per gioco falloso, Podavini per proteste.
Angoli: 7-6 per il Taranto.
Spettatori: 40.000 circa, 15 mila provenienti da Taranto.

