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La Reggiana promossa per una B “vintage”

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Con la vittoria dei playoff della Reggiana, si completa il quadro delle promosse in B.
Gli emiliani, in B dopo 21 anni, si aggiungono a Monza, LR Vicenza e Reggina, per un poker di tutto rispetto in quanto a blasone e seguito delle rispettive tifoserie.

La promozione della Reggiana è forse la più inaspettata, dato che il Bari era pronosticato vincente già nel girone di competenza, nel quale l’incredibile ruolino di marcia della Reggina ha surclassato le altre contendenti.
Insomma, un Bari che ha dovuto piegare la testa di fronte alle due Reggio, in questa stagione.

Una serie B, la prossima, nella quale si innalza il livello delle società partecipanti. Proprio le tre vincenti dei rispettivi gironi di C non nascondono affatto le ambizioni di doppio salto, grazie alle proprietà che definire “facoltose” è un eufemismo. Berlusconi a Monza, Renzo Rosso a Vicenza, Luca Gallo a Reggio Calabria. Quest’ultimo ha già ingaggiato nientemeno che Jeremy Menez, il 33enne ex talento francese, mai esploso definitivamente, reduce da qualche annata non troppo fortunata.

Con le retrocessioni matematiche di Brescia e SPAL dalla A, quella probabile del Lecce (o in alternativa del Genoa), ecco salire in modo esponenziale il grado di nobiltà di una serie B che, negli ultimi 10-15 anni, ha visto affacciarsi numerosi clubs alla loro primissima esperienza in cadetteria.
Clubs che hanno velocemente guadagnato posizioni ed in alcuni casi addirittura scalzato le più “nobili” avversarie, habitué del calcio italiano di serie A e B, come il Benevento, il Crotone, il Frosinone, il Cittadella, il Carpi, l’Entella, il Pordenone, per non parlare dell’ormai stabilmente in A Sassuolo della Mapei, proprietaria dello stadio cittadino di Reggio Emilia, nonostante il piccolo centro emiliano (40mila abitanti) si trovi in provincia di Modena. Una bizzarria possibile in città “tranquille” come il copoluogo reggiano.

Una B che con i sette innesti di quest’anno si avvicina in modo sensibile a quelle degli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, anche grazie alla possibile conferma delle solite Perugia, Pescara, Ascoli, Empoli, Salernitana, Pisa, Cremonese e Venezia, che danno ancor di più un’impronta “vintage” alla seconda serie italiana.



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