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TARANTO FC

E ora, Ragno?

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L’ipotesi Ragno prende corpo. Quando nel calcio nessuno conferma o smentisce una notizia, è molto probabile che le chiacchiere abbiano qualcosa di concreto su cui poggiare.

D’altronde il tecnico ex Potenza (con il quale è ancora legato da un contratto in scadenza a fine giugno) era già dato per certo al Taranto circa un anno fa, più o meno di questi tempi.
Poi l’accordo saltò. Il pressing di Caiata, presidente del Potenza, ebbe successo ed il tecnico, fresco vincitore del girone H con i lucani, accettò di sedersi, per la prima volta, su una panchina di un campionato professionistico.

La mossa di Caiata, che ha fatto certamente felice la piazza lucana in quel momento, si rivelò ben presto poco fruttifera. L’esonero, un po’ a sorpresa per la verità, arrivò dopo poche giornate dall’inizio del campionato di C 2018-19, con la squadra del capoluogo lucano che stentava ad ingranare.


Giove, come tutti sappiamo, una volta ricevuto il due di picche, decise di “rimediare” su Cazzarò che, già ampiamente delegittimato dalla situazione venutasi a creare, fece appena in tempo a terminare il ritiro, prima di cedere la panchina a Panarelli.

Il resto è storia.
Ora, con dodici mesi di ritardo, il filo sembra riannodarsi. Un compito difficilissimo aspetta comunque Ragno o chiunque altro accetterà di guidare il Taranto il prossimo anno: vincere il campionato di D in una piazza che naviga a metà tra l’indifferenza e l’esaurimento nervoso.

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