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Agente Giovinco: “se vuoi alzare l’asticella, devi confermare i più forti”

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“Dopo una stagione come quella di Beppe ci aspettiamo che la dirigenza ci chiami per confrontarci, per comprendere se i loro programmi possano collimare con i nostri”

Fonte Dario Gallitelli per CosmoPolisMedia

C’è ancora Taranto nel futuro di Giovinco? Le basi per scrivere un futuro assieme sembrerebbero esserci tutte, a patto che il fantasista torinese venga posto al centro del progetto Taranto. Questo il Tricoli – pensiero, espresso dal procuratore nel corso di “Dentro la Rete”, contenitore sportivo in onda su Cosmopolismedia.

“Beppe ha un altro anno di contratto, eravamo in cerca di una stagione importante, in una piazza di livello e mi sento di dire che il nostro obiettivo sia stato centrato. Ad oggi, in tutta onestà devo però confessare di non aver avuto nessun contatto con il Taranto. Da procuratore, ma anche da ex calciatore ti dico che dopo una stagione come quella di Beppe ci aspettiamo che la dirigenza ci chiami per confrontarci, per comprendere se i loro programmi possano collimare con i nostri. Giovinco, al pari di Saraniti o anche di Diaby deve essere considerato un calciatore importante e quando si deve ripartire credo sia giusto farlo, assicurandosi le prestazioni di questo tipo di profili. Leggo che l’obiettivo del Taranto sia quello di alzare l’asticella, credo sia logico quindi dare la precedenza a chi ha fatto bene nel corso della stagione passata, per comprendere sin da subito se la strada possa essere percorsa assieme. Contratto? Giovinco ha un altro anno di contratto, a Taranto sta bene, sa di essere nel cuore della piazza e pertanto la sua volontà è quella di rimanere in rossoblu. È molto legato alla città lo ha dimostrato a gennaio, quando davanti ad un’offerta importante ha scelto di continuare in riva allo Jonio, in quanto riteneva importante ripagare il Taranto che gli aveva accordato fiducia in estate. Quando la scorsa estate ci siamo incontrati con la dirigenza, Giovinco ha scelto di operare delle rinunce, venendo incontro alle esigenze della società. Ora è fondamentale capire se e quanto sia importante Giovinco per il Taranto”.



Il procuratore poi si sofferma sul futuro dell’ex Catanzaro e Renate, paragonando il rapporto con il Taranto ad una liaison amorosa: “Quando hai una relazione sentimentale, hai il dovere di far sentire importante la tua fidanzata, ecco, credo che questo possa essere il paragone più calzante. Rinnovo o adeguamento? Se devi costruire non puoi farlo con calciatori in scadenza, non puoi aprire un ciclo o dare continuità ad un progetto con calciatori che tra sei mesi potrebbero firmare liberamente per un altro club. Prima di ogni cosa, dobbiamo capire quali siano le prospettive con le quali si vuole partire quest’anno, poi è chiaro, i soldi rappresentano un aspetto importante, ma prima di tutto vanno fissati gli obiettivi con i quali il Taranto si approccerà alla prossima stagione. Ci aspettiamo che Beppe sia messo al centro del progetto, senza che la società debba svenarsi. Non voglio che le mie parole possano essere strumentalizzate: Giovinco è contento in rossoblu, è rimasto a Taranto sino a qualche giorno fa, e vuole continuare ad indossare la casacca del Taranto ma bisogna fermarsi a comprendere come proseguire in questo matrimonio, a patto che il Taranto intenda trattenere il calciatore. Seguendo un filo logico non capisco come si possa rinunciare a Beppe, ma ogni società ha delle dinamiche che vanno rispettate. Magari piuttosto che prolungare ed adeguare il contratto di Giovinco, la dirigenza potrebbe voler guardare verso altri lidi e questo ovviamente cambierebbe le carte in tavola”.

La chiosa è tutta per il nuovo corso tecnico del sodalizio pugliese: “Dionisio? Non lo conosco personalmente ma gli auguro buon lavoro. Di Costanzo? Allenatore importante, la carriera parla per lui, sono certo che con questo tipo di allenatore non ci sarebbero problematiche di collocazione tattica. Per i calciatori bravi, un posto in campo lo si trova sempre”.

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