In foto blunote Aboubakar Diaby
Il Taranto tornato da Gravina con un misero punticino, s’interroga sull’incapacità di mantenere la concentrazione nei minuti finali.
Dopo Casarano, ancora un’atroce beffa nel finale del recupero, anzi stavolta addirittura dopo i 5′ concessi dall’arbitro. Due punti persi che pesano, soprattutto vista la difficoltà dell’avversario, non certo dello stesso livello tecnico del Casarano di 15 giorni prima.
Un Taranto che comunque continua a crescere sul piano del gioco, meno sulla continuità dei singoli, che a turno toppano la gara. Stavolta non sono piaciuti i trequartisti, meno bravi nel saltare l’uomo nel piccolo rettangolo di Gravina, comunque poco inclini alla conclusione a rete.
Quest’ultima considerazione fa il paio con l’assenza del bomber che continua a pesare. L’innesto di Abayan non ha portato risultati tangibili. L’argentino ha sbagliato un gol da pochi metri, mentre in precedenza ha peccato di egoismo non servendo il liberissimo Guaita in area di rigore. Il fisico possente gli consente di far sentire il peso tra i centrali difensivi avversari, da rivedere in zona gol.
Le ultime voci parlano di un ulteriore innesto in avanti, con un possibile ritorno di Diakite, attaccante che ha già vissuto due stagioni altalenanti in rossoblu.
Nota a parte per un Diaby a tratti straripante: un giocatore che dovesse giocare l’intera stagione a questi livelli non farà fatica a trovare un posto tra i professionisti l’anno prossimo.
